La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nei primi nove mesi del 2014 ammonta a 105.508,1 milioni di euro, con un incremento del 22,5% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
In particolare, secondo i dati pubblicati dall’IVASS nella circolare che alleghiamo, lo sviluppo della raccolta è da imputare ai rami vita i cui premi, pari a 82.355,6 milioni di euro, mostrano un incremento del 32,5%, con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che raggiunge il 78,1% (72,2% nello stesso periodo del 2013); invece, il portafoglio danni, che totalizza 23.152,5 milioni di euro, si riduce del 3,5%, con un’incidenza del 21,9% sul portafoglio globale (27,8% nell’analogo periodo del 2013).
Rami vita
Il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana), con 62.675,6 milioni di euro, mostra un incremento del 34,2% rispetto ai primi nove mesi del 2013; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento), con 15.151,1 milioni di euro, cresce del 26% rispetto al corrispondente periodo del 2013; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 3.482,3 milioni di euro, con un incremento del 44,8%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 76,1%, per il 18,4% e per il 4,2% (rispettivamente il 75,1%, il 19,3% e il 3,9% nello stesso periodo del 2013).
Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 923,8 milioni di euro, con un incremento dello 0,8% rispetto ai primi nove mesi del 2013) rappresentano l’1,1% del portafoglio vita (1,5% nel corrispondente periodo del 2013). La raccolta relativa alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 52,3 milioni di euro) e alle assicurazioni complementari (70,4 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita (come nel corrispondente periodo del 2013).
Con riferimento ai patrimoni gestiti dalle imprese di assicurazione per i fondi pensione, essi sono pari, nel complesso, a 13.295 milioni di euro, con un incremento del 12% rispetto alla situazione risultante al 30 settembre 2013. Alla fine del terzo trimestre 2014 il patrimonio complessivo gestito relativo ai fondi pensione è così ripartito: fondi pensione aperti per 6.150,4 milioni di euro, fondi pensione negoziali con garanzia per 4.179,6 milioni di euro, fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI per 2.964,9 milioni di euro.
Da evidenziare che il calo dei patrimoni gestiti per i fondi negoziali senza garanzia è da imputare alla scadenza del mandato di gestione di un’impresa assicurativa che ha riguardato linee di investimento di fondi di cospicua entità.
Dalla ripartizione per canale distributivo della raccolta premi, emerge che gli sportelli bancari e postali intermediano il 64,8% del portafoglio vita (in crescita di oltre quattro punti percentuali rispetto al 60,4% dei primi nove mesi del 2013). Seguono i promotori finanziari (15,4%, in calo rispetto al 16,9% dell’analogo periodo del 2013), le agenzie con mandato (11,4%, in calo rispetto al 12,8% nel corrispondente periodo del 2013), le agenzie in economia e gerenze (7,5% rispetto all’8,7% nel corrispondente periodo del 2013), i broker (0,6% rispetto all’1,1% del 2013) e le altre forme di vendita diretta (0,3%, in confronto allo 0,2% del 2013).
La nuova produzione emessa raggiunge 59.229,8 milioni di euro, in crescita del 41,7% rispetto ai primi nove mesi del 2013.
In particolare, per quanto riguarda l’andamento della nuova produzione dei principali rami, il ramo I, con 43.384,4 milioni di euro, mostra un incremento del 42,6% rispetto ai primi nove mesi del 2013; il ramo III, con 12.639,8 milioni di euro, si incrementa del 32,4% rispetto all’analogo periodo del 2013; la nuova produzione del ramo V ammonta a 2.730,8 milioni di euro, con un incremento del 102,2%. Tali rami incidono sul totale della nuova produzione vita rispettivamente per il 73,2%, per il 21,3% e per il 4,6% (rispettivamente il 72,8%, il 22,8% e il 3,2% nei primi nove mesi del 2013). Per quanto riguarda i restanti rami, la nuova produzione di ramo VI (459,9 milioni di euro), IV (7 milioni di euro) e delle assicurazioni complementari (8 milioni di euro) rappresenta nel complesso lo 0,9% del totale rami vita (1,1% nei primi nove mesi del 2013).
Rami danni
Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 11.369,1 milioni di euro, presentando un decremento del 7,3% rispetto ai primi nove mesi del 2013 (-6,7% a termini omogenei), con un’incidenza del 49,1% sul totale rami danni (51,2% nei primi nove mesi del 2013) e del 10,8% sulla raccolta complessiva (14,2% nel corrispondente periodo del 2013).
Per quanto riguarda gli altri rami, quelli con produzione più elevata, e quindi con maggiore quota sul totale, sono: Infortuni con l’8,6% (8,3% nei primi nove mesi del 2013), Altri danni ai beni con l’8,1% (7,4% nell’analogo periodo del 2013), R.C. generale con il 7,8% (7,6% nel 2013), Corpi di veicoli terrestri con il 7,5% (7,4% nello stesso periodo del 2013), Malattia e Incendio ed elementi naturali con il 6% (5,8% nell’analogo periodo del 2013).
L’analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato, che collocano l’80,4% del portafoglio danni (81,2% nei primi nove mesi del 2013) e l’86,7% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (86,4% nello stesso periodo del 2013). La quota intermediata dalle altre forme di vendita diretta con riguardo alla globalità del portafoglio danni si attesta al 5,7% (rispetto al 6,2% nell’analogo periodo del 2013), mentre con riferimento al solo ramo R.C. auto all’8,4% (8,8% nei primi nove mesi del 2013).